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A Napoli il primo “Sky Arte Festival”: tre giorni di eventi tra musica e street art

Postato il 13.04.2017 da write@toscani.com Commenti Commenti disabilitati su A Napoli il primo “Sky Arte Festival”: tre giorni di eventi tra musica e street art

Incontri dal 5 al 7 maggio. Tra gli ospiti Mimmo Borrelli, Manuel Agnelli, Carlo Lucarelli, Geppi Cucciari, Cristina Donadio ed Erri de Luca

di ANTONIO TRICOMI

fonte repubblica.it

 

Musica con Vinicio Capossela. Teatro con Mimmo Borrelli. Fotografia con Oliviero Toscani. Una lunga serie di eventi, tutti a ingresso libero e tutti in esclusiva, invaderanno letteralmente la città dal 5 al 7 maggio. È lo Sky Arte Festival, kermesse finalizzata a “celebrare tutte le forme dell’arte” nel segno della “rigenerazione”. Varie le location: Villa Pignatelli, il rione Sanità, il lungomare, Palazzo Zevallos, il Madre.

Sarà proprio nel cortile del museo di via Settembrini che il festival avrà inizio il 5 maggio alle 20 con la proiezione del documentario “Fabio Mauri – Ritratto a luce solida”. Il giorno dopo, a partire dalle 10,30 a Villa Pignatelli, incontri con il produttore Luciano Stella, gli scrittori Francesco Piccolo e Carlo Lucarelli, il rocker Manuel Agnelli. Nel corso della stessa giornata in via Caracciolo, a partire dalle 11, prenderà vita una grande installazione di arte pubblica, un progetto “partecipato” dell’artista JR. Migliaia di napoletani sono già stati invitati a “mettere la faccia”, cioè a fornire loro ritratti in bianco e nero, che saranno poi elaborati dall’artista e utilizzati per “tappezzare” il lungomare.

Musica, teatro, arti visive, incontri: l’invasione di SkyArte Festival a Napoli

Il giorno stesso, dalle 10 alle 14, sarà possibile ammirare in anteprima a Palazzo Zevallos l’opera di Caravaggio “I musici”, proveniente dal Metropolitan Museum di New York. Alle 19 a Villa Pignatelli concerto in esclusiva del cantautore francese Benjamin Biolay, artista di culto nel suo Paese, poco conosciuto qui da noi – non si è mai esibito in Italia – ma curiosamente tifoso del Napoli.

Soltanto un’ora dopo, nella basilica di San Gennaro extra moenia alla Sanità, lo spettacolo di Mimmo Borrelli “Napucalisse”. Seguirà, a partire dalle 22,30 in piazza Sanità, la “notte bianca” con Baba Sissoko, Nicodemo, Zulù dei 99 Posse, Jovine e il dj Tony “Mr.Time” Ponticiello.

Domenica 7 maggio, a partire dalle 10,30 a Villa Pignatelli incontri con Giacomo Durzi e Nicola Lagioia (Anna Bonaiuto leggerà alcuni brani di Elena Ferrante), poi Nicola Spinosa con un intervento su Caravaggio, Alessandro Barbano, Sarah Varetto, Dario Vergassola. Alle 15 masterclass di Oliviero Toscani. Alle 18,30 conversazione del critico cinematografico Piera Detassis con le attrici Cristina Donadio e Geppy Cucciari. Alle 18, sempre a Villa Pignatelli, anteprima del nuovo film di Mimmo Paladino “Ho perso il cunto”, con Alessandro Haber e Sergio Rubini. Mezz’ora dopo, nella basilica di San Gennaro extra moenia, il concerto-reading “La musica insieme” di Erri De Luca, con i jazzisti Stefano Di Battista e Nicky Niccolai.

Evento di chiusura, alle 21,30, il concerto di Vinicio Capossela “In-Sanità”, nella basilica di Santa Maria della Sanità. «Una specie di oratorio – spiega il musicista – che non sarà però un tributo al luogo in cui si svolge e alla sue tradizioni, ma piuttosto una compenetrazione, un’immersione nell’anima della città. Non posso dire di più perchè si tratta di un progetto che vivrà e morirà nella stessa sera in cui verrà eseguito».

«Napoli ci è sembrato il luogo ideale in cui realizzare questo festival – spiega il direttore di Sky Roberto Pisoni – per un’iniziativa eclettica come la nostra Napoli è stata, direi, una scelta obbligata. Come quella di abbracciare diversi territori della città». Per l’amministratore delegato di Sky, Andrea Zappia, «si tratta di un evento che si svolgerà nelle strade e che potrà dunque attivare un contatto tra gli artisti e la città. Abbiamo scelto Napoli per la sua straordinaria profondità culturale, troppo spesso offuscata da altri elementi. Ma la città sta facendo un percorso straordinario, un percorso faticoso di rigenerazione. E l’arte stessa è rigenerazione».

Questo tema, sottolinea l’assessore comunale ai giovani,

Alessandra Clemente, «allude a una vera e propria rinascita. Scegliere Napoli è stato importante perchè la nostra è la città della rinascita, quella in cui i valori occidentali si sono saputi fondere con altre culture. La nostra è anche la città più giovane d’Europa e vive essa stessa una rigenerazione che è soprattutto culturale. E la cultura è l’arma più forte che possiamo avere».