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Toscani ai genitori di Regeni: “Pubblicate subito le foto del suo corpo martoriato” (notizie.tiscali.it / 31.03.2016)

Postato il 01.04.2016 da write@toscani.com Commenti Commenti disabilitati su Toscani ai genitori di Regeni: “Pubblicate subito le foto del suo corpo martoriato” (notizie.tiscali.it / 31.03.2016)

Il fotografo: “Sono la prova della verità. Diffondetele prima che il governo italiano giunga a una soluzione di compromesso per chiudere in fretta la vicenda”

E’ stata Paola, la mamma del ricercatore assassinato in Egitto, a chiedere al governo italiano un gesto forte per arrivare alla verità sulla sua atroce morte. Altrimenti “saremo costretti a mostrare le foto di nostro figlio torturato, come molti cittadini egiziani”, ha dichiarato in conferenza stampa, riponendo in quella mossa l’ultima speranza di ottenere finalmente giustizia e spazzare ogni ulteriore tentativo di depistaggio. Ma per Oliviero Toscani, uno dei più famosi fotografi al mondo, quelle immagini andrebbero rese pubbliche subito, “prima che il governo italiano giunga a una soluzione di compromesso per chiudere in fretta la vicenda”.

“Sono una prova della verità”

In definitiva “quelle fotografie che rappresentano il corpo martoriato di Giulio vanno pubblicate perché sono una prova della verità”, afferma Toscani. Esse sono la dimostrazione insuperabile di quanto è avvenuto il 25 gennaio in Egitto, “delle orrende torture a cui quel ragazzo è stato sottoposto”. Un “memento” su quanto perversa e cattiva possa essere la natura umana, di quanta “violenza un uomo possa essere capace di compiere verso un altro uomo”. Nel caso dell’omicidio del giovane ucciso al Cairo, pubblicare le foto del suo povero corpo, equivale dunque a “compiere un atto dovuto all’intera umanità”, spiega l’autore di campagne pubblicitarie entrate ormai nella storia.

L’ennesimo tentativo di depistaggio

Quando il 25 marzo è stato chiaro che l‘ennesima e incredibile versione sulla morte di Giulio era stata sfornata e servita come verità ufficiale direttamente dal ministro degli Interni egiziano Ghaffar, la famiglia del ragazzo ha convocato una conferenza stampa per urlare il proprio punto di vista. I Regeni l’hanno fatto rivolgendosi ai giornalisti di mezzo mondo assiepati nella sala Nassirya del Senato, affiancati dal presidente della Commissione per i diritti umani Luigi Manconi, dall’avvocato Alessandra Ballerini e dal portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury. E in quell’occasione hanno “minacciato” di diffondere quelle foto, sicuramente impressionanti, quale ultima arma disperata per ottenere giustizia per il giovane figlio trucidato in un Paese straniero.

(I genitori di Giulio Regeni con il senatore Luigi Manconi)

“Quel ragazzo non è morto per un compromesso”

A questo proposito Oliviero Toscani – come riportato sul Fatto Quotidiano – ritiene “drammatico che la famiglia debba sentirsi costretta ad arrivare a questo gesto per ottenere un atto di forza dal nostro governo che finora è stato solo preso in giro dalle autorità egiziane”. Ed anche per questo i genitori di Giulio “dovrebbero pubblicare subito, senza aspettare ancora, quelle foto”. Prima che i grossi interessi in gioco portino a una qualche soluzione di compromesso. Perché “quel ragazzo – sostiene Toscani – non è morto per un compromesso”.

Source:  notizie.tiscali.it

31.03.2016

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