“JESUS JEANS: NON AVRAI ALTRO JEANS ALL’INFUORI DI ME”.
Postato il 04.06.2014 da write@toscani.com Commenti Commenti disabilitati su “JESUS JEANS: NON AVRAI ALTRO JEANS ALL’INFUORI DI ME”.Gli americani li chiamano jeans wearers, ossia “indossatori di blue-jeans”, i portatori che hanno fatto, devoti e disinvolti, la fortuna di questo capo; mentre un francese, e che francese, Yves Saint Laurent, si è rammaricato per non essere stato, lui, di quei pantaloni con taglio a cinque tasche, l’inventore.
Simbolo della contestazione giovanile degli anni ‘60 e di un’estetica rinnovata e rinnovabile, il jeans ha toccato il picco di popolarità grazie al denim, che fra i tessuti è tuttora il più impiegato per il suo confezionamento, e che da umile stoffa delle tute operaie si è elevato a baluardo del pret-à-porter.
Intorno a questi calzoni sono natepubblicità e provocazioni (la più celebre è “Jesus Jeans: non avrai altro jeans all’infuori di me”, campagna coprodotta da Oliviero Toscani ed Emanuele Pirella),pubblicazioni (il caso editoriale più recente è Bluemasters di Fabiana Giacomotti), freddure («Un jeans dice all’altro: “Ti Levi’s da Lee?”»), persino canzoni (come Blue Jeans di Lana del Ray).
E se il Ceo di Levi’s, Chip Bergh, nel corso di una conferenza sulle strategie imprenditoriali eco-sostenibili, ha dichiarato che è possibile, anzi consigliabile, non lavare (in lavatrice) i propri jeans per un anno, poiché «bastano una spugna o uno spazzolino da denti per una regolare pulizia a secco», Blog Retrò, il cui capofila è un curioso compratore di denim, ha radunato 20 icone pop che hanno fatto la storia, e firmato la fortuna, di quelle cose così comode e belle commercialmente dette blue-jeans.