SALOTTI DEL GUSTO 2014 AL PRINCIPE DI SAVOIA : UN GRANDE SUCCESSO
Postato il 24.01.2014 da write@toscani.com Commenti Commenti disabilitati su SALOTTI DEL GUSTO 2014 AL PRINCIPE DI SAVOIA : UN GRANDE SUCCESSOCirca duecento “perle” del Made in Italy agroalimentare tra le più esclusive manifestazioni del Gusto
Milano, Hotel Principe di Savoia, 23 gennaio 2014
Franco Vergnano
per Newsfood.com
Circa duecento “perle” del made in Italy agroalimentare – quasi tutte eccellenze di nicchia strettamente radicate nel territorio – collegate in una “collana” che punta alla promozione della cultura e del gusto italiano e all’export. Si potrebbe definire così il “Salotto del gusto” inventato di sana pianta da Raffaella Corsi Bernini che ha festeggiato il primo compleanno a Milano, nei saloni del Principe di Savoia.
La formula è semplice, efficace ed efficiente. Basta – come troppo spesso succede – piangersi addosso, lamentarsi, autoflagellarsi, ecc. Serve invece – banalmente – rimboccarsi le maniche con un minimo di intelligenza e con un network “giusto” per girare l’Italia a cercare, stanare, “convincere” i cosiddetti “best in class”.
Cioè selezionare i primi della classe. Che nel caso possono spaziare da chi produce un parmigiano con stagionatura decennale ai “vini alla Mozart e non alla Wagner” di “Ot wine”, cioè il nettare di Oliviero Toscani, deliberatamente prodotto fuori da “ogni discplinare – come ho sempre fatto per tutte le cose della mia vita – realizzato con quattro vitigni, una parte barricato e una no», spiega il creativo fotografo che ha fatto la storia di molte icone del Made in Italy. (Franco Vergnano per newsfood.com)
Invece che pensare ai “lazzaretti industriali”, finalmente si investe sul futuro e sui punti di forza del made in Italy.
Tutte queste “perle” agroalimentari vengono infatti organizzate in varie iniziative collettive dove non solo possono – con poca spesa – promuovere i loro prodotti non solo presso gli chef e i foodies di tutta Italia, ma anche sui mercati esteri, grazie alla presenza alle varie manifestazioni di buyer asiatici, russi, statunitensi. Semplice? Forse “Chefacile” come dice Davide Oldani nell’ultimo libro edito da Mondadori. In effetti, bastava pensarci. E, stavolta, qualcuno ci ha pensato. Per il bene dell’intera filiera agroalimentare italiana. In bocca al lupo. E…ad maiora!
Franco Vergnano
per Newsfood.com
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