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Oliviero Toscani e Che Quevara…

Postato il 08.01.2014 da write@toscani.com Commenti Commenti disabilitati su Oliviero Toscani e Che Quevara…

IL SONDAGGIO

OLIVIERO TOSCANI E CHE QUEVARA: IN QUELLA SUA FOTO C’E’ LO SGUARDO VERSO IL FUTURO DI CHI SA DI ESSERE SCONFITTO.

Per me la fotografia ha la f maiuscola.

Non la considero la parente povera della pittura.

E non m’interessa un’escalation verso il cinema.

Neanche la televisione riuscira’ a scalzarla.

La fotografia resta, e restera’ per molto tempo, il nucleo di partenza dell’immagine moderna: dalla foto della prima comunione alla foto-tessera e’ un universo di comunicazione che parte sempre dalla realta’ anche quando la modifica, la violenta, la cancella.

L’immagine e’ piu’ reale della realta’ perche’ e’ un universo nello stesso tempo chiuso e aperto a mille interpretazioni.

La realta’ e’ invece frammentata e non si puo’ coglierne che un solo aspetto.

L’obiettivo si apre e si chiude lasciando passare una frazione di luce che ci restituisce un’immagine.

Anche la piu’ idiota e’ un documento storico.

Quando la Terra sara’ un reperto archeologico non ci sara’ piu’ differenza tra una foto pubblicitaria della Coca Cola, un reportage di guerra e un ritratto.

Non esistono due foto identiche.

Anche se la Torre di Pisa e’ stata fotografata da migliaia di turisti, ogni scatto e’ diverso: se certe immagini sono piu’ forti di altre, e’ perche’ chi ha scattato e’ piu’ visionario degli altri.

Ma c’e’ una foto che mi e’ rimasta impressa perche’ ha superato i limiti della documentazione cronachistica per entrare nella sfera dei simboli: e’ il ritratto del Che che tutti conosciamo.

Una foto bellissima che rappresenta lo sguardo verso il futuro di chi ha la consapevolezza di essere sconfitto.

Libero dalle preoccupazioni di amministrare gli ideali per i quali combatteva, il Che poteva concedersi quello sguardo limpido sull’utopia.

Se avesse vinto, non lo avrebbe mai avuto e avrebbe vinto la preoccupazione di mantenersi al livello ideale della lotta combattuta per vincere.

 

Oliviero Toscani