“L’ascensore è un ecomostro” Ancona s’infuria con Oliviero Toscani
Postato il 15.10.2013 da write@toscani.com Commenti Commenti disabilitati su “L’ascensore è un ecomostro” Ancona s’infuria con Oliviero ToscaniIl fotografo sulla struttura del Passetto: “Un obbrobrio”
Ancona, 15 ottobre 2013 – “E’ una c…ta pazzesca“. Rispolvera una frase di fantozziana memoria Oliviero Toscani, il noto fotografo e pubblicitario milanese a proposito dell’ascensore del Passetto, diventato come d’incanto il simbolo degli obbrobri architettonici italiani. Toscani ha persino dedicato una speciale copertina all’ascensore del Passetto nel blog “Fatto in Italia”. Una collezione di mostruosità urbanistiche, di pugni in un occhio ad un ambiente che viaggia su un equilibrio precario. Anche l’ascensore rientra tra gli ecomostri che la megapetizione “Stop al consumo di territorio”, propone di abbattere.
Poco importerà a Toscani, come sempre senza peli sulla lingua, di essersi attirato sui social network le antipatie di molti anconetani.
Ma è davvero così brutto l’ascensore del Passetto?
“E’ una c…ta da far paura. Mi dica lei che senso ha una cosa del genere”
Ma è un simbolo di Ancona…
“Che c’entra… Anche a Milano ci sono delle cose tipiche, ma mica sono tutte belle, anzi”.
Perchè allora molta gente lo difende?
“Sono scemi, fanno anche peggio di quelli che hanno solo potuto ideare un’oscenità simile”.
Ma non sarà l’ecomostro per eccellenza in Italia…
“No, senz’altro. Ci sono cose più oscene, ma quello è un simbolo di demenza assoluta”
Lo sa che fino a qualche anno fa era anche sinonimo di suicidi?
“Ci credo”
Lei è stato ad Ancona? L’ha mai visto l’ascensore?
“Certo, l’ho anche fotografato. Una cosa terrificante, specialmente visto dalla spiaggia”.
Andrea Massaro
Se l’obiettivo di Oliviero Toscani è quello di suscitare polemiche, possiamo dire che il fotografo ha nuovamente fatto centro. La sua iniziativa di catalogare le brutture urbanistiche italiane, invitando gli stessi cittadini a fotografarle e a raccontarle in una sorta di dossier, ha inevitabilmente attirato simpatie e antipatie.
Per quel che riguarda l’ascensore del Passetto, su Facebook si leggono messaggi tutt’altro che lusinghieri nei confronti del pubblicitario divenuto famoso per le sue immagini choc con il marchio Benetton. “Non è che tutto ciò che dice Oliviero Toscani deve essere preso per legge — commenta Marco Rocchetti — pensasse a farsi le sue campagne pubblicitarie miliardarie”.
“Se ti vuoi fare un volo aereo con google map — scrive Giada — capisci meglio cosa vuol dire cementificazione selvaggia. L’ascensore per quanto brutto è riuscito ugualmente ad integrarsi con il popolo anconetano ed ha una sua funzione specifica. A mio avviso basterebbe una mano di vernice e fantasia che riprenda la bellezza delle mille porte colorate delle grotte che assumerebbe immediatamente un aspetto molto più piacevole”.
Luca Leone Zampa: “Qualcuno ne dichiari la contestualizzazione reale affianco a una scalinata fascista a forma di aquila di enormi dimensioni di un tempietto fascista monumento ai caduti. È, credo, un edificio degli anni sessanta… Non bellissimo ma fatevene una ragione, è un edificio storico”. Già, è proprio sentimento di appartenenza, il simbolo a dare più fastidio agli anconetani. Che non hanno reagito benissimo alla campagna di Toscani. Se è una provocazione passi pure. Se realmente si vuol mettere nel mirino l’ascensore del Passetto, allora c’è parecchio da discutere.