Torna agli Articoli

Tv, Oliviero Toscani: fare “Mission” per parlare di rifugiati è scandaloso

Postato il 16.09.2013 da write@toscani.com Commenti Commenti disabilitati su Tv, Oliviero Toscani: fare “Mission” per parlare di rifugiati è scandaloso

L’intervista

Il maestro: No alla censura, la Vigilanza Rai si sta comportando peggio di chi fa il programma

“Ormai i rifugiati non sono più sufficienti come notizia. Gli italiani se ne fregano. E per far interessare agli italiani che hanno accettato la legge Bossi-Fini i rifugiati, si ha bisogno di Filiberto e tutte quelle altre figure mediocri, commerciali e ‘teleidiotiche’”. Il maestro Oliviero Toscani, che col suo obiettivo ha denunciato e provocato sui temi sociali, dall’anoressia agli stessi rifugiati per l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite, non usa mezzi termini per bocciare il programma “Mission” che dovrebbe andare in onda in due puntate – il 4 e l’11 dicembre – in prima serata su Rai1 e a cui dovrebbero prendere parte, tra gli altri, oltre al citato Emanuele Filiberto, anche Barbara De Rossi, Michele Cucuzza ed Al Bano Carrisi. “Ho forgiato io questo termine ‘teleidiotico’ – spiega Toscani -. L’Italia è un paese teleidiotico: per far interessare del grande problema storico, la televisione riesce sempre a far sì che tutto diventi di basso livello”. Fare un programma sui rifugiati non è un modo per sensibilizzare le persone, quindi usare un media diverso da quello che sono stati i suoi scatti fotografici per lo stesso fine? “Inutile questo confronto – risponde -. Io veramente non ho mai utilizzato una Isabella Rossellini per questo. Il mio lavoro è del tutto diverso. Qui si teleidiotizza. Solamente la tv riesce a produrre delle mediocrità simili”. Papa Francesco ha esortato ad aprire i conventi e ad accogliere i rifugiati, non crede che gli italiani, i telespettatori che hanno inteso questo messaggio, siano migliori di quello che rivela il termine “teleidiotico”? “Quello che dice il Papa è logico e normale. La tv – è lapidario Toscani – rispecchia la cultura di un paese”. “Io – continua – sono per l’abolizione della tv. Non ho mai usato la tv per fare quello che dovevo fare”. Però ha curato la direzione artistica di MusicBox, dove il flusso dei videoclip musicali venivano “disturbati” da “pillole virali” ideate dal gruppo di creativi della Sterpaia con la sua supervisione e conduceva presso la stessa emittente il (non)talk-show “Cameraoscura”. “Era un’altra cosa”, ribatte. Non crede che la Rai con “Mission” possa lanciarsi in modo diverso nella social tv? “Fare una docufiction come ‘Mission’ per parlare di rifugiati è scandaloso”.

Cosa pensa della richiesta del presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, di voler visionare i nastri prima della messa in onda? “E’ sbagliato sottoporre a censura un programma – dice -. Io non faccio censura, ma esprimo un giudizio. La Vigilanza Rai si sta comportando peggio di chi fa il programma”. Oggi affronterebbe il tema rifugiati come ha fatto ieri? “Sempre in modo realistico – dice Toscani -, come ho trattato gli altri problemi sociali, dall’aids al razzismo. Non ho mai utilizzato testimonial nazional popolari. Ci manca che si mandi George Clooney ad aspettarli! Tanto ormai Clooney è in tutti gli spot, non mi stupirebbe vederlo anche pubblicizzare i tampax!”. Lei è contrario all’utilizzo di qualsiasi testimonial per le campagne sociali? “Non ho mai usato vip come testimonial – ricorda ed aggiunge -. Perché la Rai non manda me a fare un servizio sui rifugiati preferendo quelle ‘seghe’ che fanno quei programmi lì. L’immigrazione non è una fiction, è una realtà storica, drammatica, morale. Non è una fiction da mediocrità tv”. A quale progetto si sta dedicando in questo momento? “’La razza umana’ – risponde e spiega -. Fotografo migliaia di gente, di volti, in tutto il mondo”. I tempi per realizzarlo? “E’ un ‘never ending show’”. Il 20 ottobre Oliviero Toscani sarà a Strasburgo. “Sono stato invitato da Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, in occasione del Premio Sakharov per la libertà di pensiero – anticipa al Velino -, perché è stato riconosciuto il mio lavoro per i diritti umani. Chi fa ‘Mission’ non sarà mai premiato per niente, forse solo per lo share degli stupidi”. In quest’occasione Toscani non riceverà un’onorificenza. “Io ho ricevuto – ricorda – il Premio Unesco come cittadino del mondo. Ho il passaporto Unesco di cittadinanza mondiale. Passaporto numero 34. Per il Premio Sakharov figuro tra gli amici dei diritti umani, non so chi riceverà questa onorificenza”.

 

tratto da ILVELINO.IT AGENZIA GIORNALISTICA QUOTIDIANA NAZIONALE