OLIVIERO TOSCANI CONTRO LA GIUNTA SPOLETINA: «IL CEMENTO NON C’ENTRA CON LA STORIA DI SPOLETO: FERMATE LA COSTRUZIONE DEL NUOVO CENTRO COMMERCIALE».

Durante “Fatto in Italia” di Oliviero Toscani e Nicolas Ballario, celebre trasmissione di Radio Radicale che tratta gli scempi paesaggistici italiani, il fotografo si scagli duramente contro l’amministrazione e annuncia battaglia, mentre l’Assessore all’Urbanistica Cesarini annuncia una posizione che sembrerebbe l’inizio di una polemica con il Sindaco Benedetti.

Radio Radicale diventa teatro di una durissima invettiva di Oliviero Toscani contro la giunta di Spoleto, che ha dato il via libera nei giorni scorsi al progetto per la costruzione di un nuovo centro commerciale alle porte della Città: questa edificazione porterà alla cementificazione e al consumo di 14.000 metri quadri di terreno in località Fabbreria. Alla trasmissione, che andrà in onda domenica 28 alle 13,30 proprio sulle frequenze di Radio Radicale, hanno partecipato l’Assessore all’Urbanistica della Città di Spoleto Juri Cesarini e lo scrittore Michael Jacob, animatore della polemica contro la costruzione dello stabile insieme alla moglie Daniela De Gregorio e con altre associazioni locali.

«Cosa sta succedendo all’Italia? – si chiede Toscani – La vera ricchezza del paese viene cannibalizzata da amministrazioni senza visione e senza coraggio. Metteremo tutti noi stessi in questa battaglia, perché non si può rovinare Spoleto: Spoleto è di tutti».

Nicolas Ballario, giornalista e curatore della rubrica, ha ricordato gli allarmanti dati del consumo di suolo italiano: «Oltre 100 ettari di suolo spariscono ogni giorno per lasciare il posto al cemento e 180 botteghe chiudono quotidianamente proprio per il proliferare di centri commerciali: Spoleto eviti questo errore disumano».

L’Assessore Juri Cesarini ha invece espresso una posizione che sembra non in linea con quella di Daniele Benedetti, attuale Sindaco ed ex Vice Sindaco della giunta che diede il via ai lavori: «Non vedo favorevolmente i centri commerciali – ha detto Cesarini – portano a un’omologazione e a uno svilimento dei territori in maniera incomprensibile per le radici storiche. Io l’avrei gestita in modo diversa, non arrivando all’individuazione di quell’area. Non mi smarco dalle mie responsabilità, ma io sono io, il Sindaco è il Sindaco». Una dichiarazione che ha tutto il sapore di una frecciata contro la gestione del primo cittadino di Spoleto, ribadita in un’altra frase detta durante la registrazione: «Riceverò chiunque avrà qualcosa da dire su questo tema. Il Sindaco non lo ha fatto? Non rispondo per mancanze di altri».